A maggior ragione se ha, nel frattempo, conosciuto una donna con figli suoi da mantenere (a proposito, il padre di questi ragazzini, di solito, dove sta?).
Lo vediamo, sentiamo e leggiamo tutti i giorni: “Padri separati vanno a mangiare alla Caritas”, messi sul lastrico dalle loro ex mogli.
Già, le ex mogli, questo è il problema!
Bisogna fare, secondo me, un distinguo tra i padri separati e gli uomini separati con figli. Perché c’è una grande differenza.
I padri separati amano i loro figli e perciò:
· temono di perderli
· non mancano a un appuntamento, a un’occasione per poter insieme a loro
· versano puntualmente il loro mantenimento
· cercano di partecipare alla loro vita sociale e scolastica, mettendo da parte l’astio nei confronti della loro ex compagna
Questo è l’amore paterno!
Mentre gli uomini separati con figli sono animati dal rancore che provano verso le loro ex compagne (specialmente se sono stati da loro lasciati) e usano i loro figli (di cui non gliene frega nulla), per colpirle.
Perché, si sa, i figli sono nati dalle mamme e quale legame può essere più forte di quello che li lega?
Allora iniziano ad accampare scuse per andare a prenderli o pretenderli quando sanno che, al contrario, non possono averli (come quando sono ammalati o appena nati e necessitano del calore materno).
Ora io dico a questi padri: ma i documentari del regno animale, li avete mai visti?
Ma andiamo con ordine.
Ogni scusa è buona per fare la guerra alle loro ex (anche se hanno già un’altra compagna che, per gelosia o interesse, li incita maggiormente): dal criticare le abitudini che impartiscono ai figli, al vestiario, a ogni aspetto della loro vita.
Non gli va bene mai nulla e coinvolgono i figli in questa continua recriminazione.
Il tempo dedicato alla loro prole, di questi uomini separati con figli, non è né sereno né costruttivo, ma saturo di veleno. Poi si lamentano e non capiscono perché i figli non vogliano trascorrere il loro tempo libero con loro…
Non ci vuole una scienza per capirlo! Eppure, certi “scienziati” oggi, obbligano i figli maltrattati a stare a forza con chi ha contribuito a metterli al mondo (i padri sono un’altra cosa!).
Il denaro è quello a cui sono maggiormente legati. E si distinguono proprio in questo: iniziano col parlare dei loro diritti negati di genitori e subito dopo attaccano a parlare di soldi. L’AMORE non esiste nel loro vocabolario. Facendo mancare il contributo economico alla loro ex (denaro che serve a crescere il proprio figlio), pensano di danneggiare “lei”, la madre, mentre in realtà è sempre sui figli che ogni azione negativa si ripercuote.
Figli Vittime due volte: di una separazione subita, di cui nessuno ha chiesto né s’è preoccupato della loro sofferenza e dell’odio in cui vengono continuamente coinvolti dopo la separazione. Ma un figlio vuole sempre bene a entrambi i suoi genitori. A meno che il genitore non gli renda insopportabile la sua presenza.
Oggi, si sta affermando sempre di più, una nuova categoria di uomini separati con figli di cui nessuno però parla: quelli che chiedono il mantenimento per sé e per i figli alle loro ex mogli o compagne.
Per fare ciò, a volte è necessario togliere i figli alla ex compagna (magari accusandola di PAS), altre volte è sufficiente dichiararsi “poveri”. Praticamente si lamentano delle donne che ritengono “parassite” mentre poi…
E se molti padri vanno alla Caritas a mangiare, molte madri, vanno a pulire le scale dei palazzi pur di sopravvivere. Senza fare tanto clamore.
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