mercoledì 10 marzo 2010

LA MAMMA E’ SEMPRE LA MAMMA!


"Mamma", è la prima parola che pronuncia un bambino a pochi mesi di vita con la sua vocina tenera, il suono più bello che si possa sentire. E’ un tuffo al cuore, un momento magico e indimenticabile!

Mamma per sempre, un mestiere che non s’impara se non vivendolo e oggi fortemente contrastato da una nuova cultura che la vuole emarginare per far posto alla figura del padre divenuto protagonista e onnipresente in tutti i mezzi di informazione possibili e immaginabili.
Cosa sia una "buona madre" lo decidono gli altri, quelli che sanno sempre cosa si deve fare e cosa no.

Da una madre si pretende molto e anche l’impossibile. Se una madre fatica a sopravvivere in una società a misura d’uomo e si sente affondare, la si rimprovera di essere “inadeguata”.

Le Donne danno la Vita. Dalla loro pancia, dalla loro testa, dai sacrifici e dalle rinunce che compiono, dall’abnegazione con la quale si dedicano ai loro figli, dai ricordi, dall’impegno costante…per tutto questo e per molto altro ancora.

Una simbiosi, quella tra madre e figlio, che nasce già dal concepimento, quando nel ventre materno si sente quel “battito d’ali” e prosegue man mano che il bimbo cresce, nutrendosi dalla sua mamma e vivendo le sue stesse emozioni. Una simbiosi che prosegue nel bambino dopo la sua nascita quando cerca nutrimento dal seno della mamma e quando la cerca con tutti i linguaggi che egli conosce. E che dire del suo pianto disperato che solo l’abbraccio della mamma riesce a placare?

Una simbiosi emotiva che nessuna legge maschilista potrà mai sopprimere perché da millenni fa parte della Natura. Una mamma capisce quando un figlio soffre, ha dei problemi o sta male. Oggi se un figlio è legato alla madre viene definito in senso dispregiativo ”mammone” oppure gli viene diagnosticata qualche patologia inesistente e viene allontanato da lei perché “non lo rende autonomo”.

Le donne, stando ai diversi casi che si stanno verificando, sembrano essere destinate a un mero ruolo riproduttivo e solo i padri equilibrati comprendono quanto sia importante la figura genitoriale materna per il benessere psicofisico dei loro figli.
Essi ne distinguono soprattutto la diversa natura perché è un ruolo che lei, soltanto la mamma e nessun altro, può svolgere e perché non è vero che PAPA’=MAMMA e che il papà può fare tutto quello che può fare la mamma.

“Nella nostra cultura la madre è sempre colpevole, ed è così che si creano dei figli privi di punti di riferimento. "E qual è la parte del padre in tutto questo?" mi direte. Certo non lo dimentico. E’ fondamentale. Ma il suo ruolo è quello di cambiare il bambino, dargli il biberon, cullarlo, essere un clone della madre, un "nuovo padre" come tanto si è voluto che fosse? O non dovrebbe essere piuttosto un compagno, un sostegno della madre, capace di proteggerla e valorizzarla, un "supporto" nel senso anglosassone del termine?...Penso che l’errore delle teorie attuali risieda nel fatto di voler attribuire al padre il ruolo di "seconda madre" anziché incoraggiarlo a essere il sostegno costante della madre, che in primo luogo interviene nella costruzione del bambino…” (Edvige Antier)

http://usciamodalsilenzio.blogspot.com


4 commenti:

Unknown ha detto...

Sono molto d'accordo che un padre non può mai essere un'altra madre! Il padre deve fare il padre, punto e basta!

Interferire in tutte le piccole facende dei bimbi NON È MAI STATO IL RUOLO DEL PADRE. Il primo dovere del padre è riconoscere il ruolo della madre. Se non lo riconosce e si mette "in competizione" con lei, si creano solo problemi.

Purtroppo troppi padri (assenti e disinteressati durante il matrimonio) si vogliono trasformare tutto ad un tratto in "super padri" quando si separano. Il motivo? NON per aiutare i bimbi, ma per ottenere il controllo dei bimbi e togliere il controllo alla madre.

Dunque (non tutti chiaramente!!! - parlo veramente solo dei peggiori) vogliono tutto ad un tratto essere visti che fanno tutto ... solo per usurpare il ruolo alla madre e metterla in una posizione dove deve tacere e subire.

Purtroppo con le tendenze attuali, il tribunale non vuole distinguere tra i padri veramente interessati e i padri che cercano solo il potere e la "vendetta" sulla donna.

Quanto rispetto mio padre che non parlava mai male di mia madre ... Le ha sempre lasciato il suo ruolo, e lui ha seguito il suo. Per questo, come figlia, lo rispetto cento volte di più.

Se si fosse messo in competizione, a denigrare, a criticare, ecc. sarei stata io la prima a perdere rispetto per lui.

Anonimo ha detto...

"Madri e figli non dovrebbero essere
separati, l’esistenza dell’uno è strettamente
legato all’altra.
Non c’è madre se non c’è un figlio e non
c’è figlio se non c’è una madre.
La necessità biologica e la storia personale
fanno sì che il solo pensare alla
separazione del piccolo dalla madre si
strutturi come elemento emotivamente
critico e conflittuale.
A livello biologico la sopravvivenza della
specie si fonda sulla necessità della presenza
della madre. La separazione dalla
madre rappresenta concretamente una
minaccia per la vita del bambino.
Come individui ognuno di noi porta dentro
di sé l’esperienza di neonato e di
bambino, i vissuti di fragilità, impotenza
e dipendenza dalla madre e dunque le
conseguenti paure legate alla perdita:
esser soli, persi in un mondo sconosciuto,
potenzialmente pericoloso
Così dovrebbe essere. In un mondo perfetto
ogni bambino dovrebbe poter vivere
felice con la sua mamma per tutto il
tempo che gli serve per costruire un
rapporto di sicurezza con l’altro e di fiducia
in sé stesso".
QUANDO IL PADRE RIESCE A CAPIRE TUTTO CIO', E CIOE' L'ESSENZA DELLA VITA, ALLORA VUOL DIRE CHE E' PRONTO PER FARE (OLTRE CHE PER "ESSERE") IL PAPA'. ED I FIGLI UN GIORNO GLIE NE SARANNO RICONOSCENTI.

Elena

Unknown ha detto...

Direi addirittura che amo mio padre non solo per chi è, ma anche per quanto ha amato mia madre ... amo mio padre per quanto ha rispettato mia madre.

Amo mio padre per quanto non ha MAI IN VITA SUA cercato di limitare il mio tempo con la mia madre o creare una situazione di competitività. Se era mai geloso, ecc. ha avuto la saggezza di non dimostrarlo ... e amo mio padre per quanto non ha mai insultato, detto parolacce o offeso mia madre. Litigavano? Ma certo!!!! E umano. Ma rispettava certi limiti.

Per questo papà sei grande. Tra pochi giorni compie 90 anni e il grade amore della sua vita è sempre stato mia madre. Hanno anche vissuto un periodo separati, mentre che avevo da 16 a 18 anni. Mi ha sempre lasciata completamente libera di vederlo/non vederlo, parlarci, non parlarci. Non ho mai vissuto nessuna cosa con l'obbligo. Ora i tribunali vogliono troppo forzare e regimentare la vita dei bimbi. Non è molto naturale.

Ho voluto mandare un messaggio positivo per dimostrare che si può essere positivi!

Admin ha detto...

Grazie Linda per il tuo bellissimo messaggio e...VIVA I PAPA' come il tuo!