domenica 28 marzo 2010

UN GENITORE SU QUATTRO E' MANESCO "Fermiano le prepotenze sui minori"




PUNIZIONI CORPORALI, SAVE THE CHILDREN CHIEDE TUTELE

- Roma -

Un genitore su quattro è convinto che per educare i figli alla disciplina una lezione severa con qualche manrovescio al momento giusto sia salutare. Schiaffo e sculacciata resistono tra i metodi educativi a patto di non trasformarsi in genitori violenti.

Il ritratto degli usi familiari è stato elaborato da Save the Children, che intende promuovere un intervento normativo che vieti le punizioni corporali tra le mura domestiche.

"I genitori italiani vivono il proprio ruolo come un continuo equilibrio tra la necessità di stabilire delle regole e porre limiti da rispettare, e quella di trasmettere amore e fiducia", commenta Valerio Neri, direttore generale per l'Italia di Save the Children. "Ma accanto alle posizioni di equilibrio esistono due atteggiamenti contrapposti: quello di chi teme di compromettere la relazione con il proprio figlio, e chi invece abusa della violenza per affermare la propria autorità".

Esistono genitori che sembrano troppo indulgenti e altri decisamente maneschi.

Di loro una parte più esigua (il 2%) usa le mani quasi tutti i giorni, mentre il 23% lo fa qualche volta in un mese. Una media del 19% dichiara che non capita mai di ricorrere allo schiaffo e di essere decisamente contrario o di non utilizzarli quasi mai (57% in media, che sale al 70 in caso di figli più grandi).

In situazioni limite, tuttavia, il 53% dei genitori italiani dichiara di ricorrere alla punizione fisica, percentuale che tra chi ha bambini più piccoli sale al 63 e tra quelli di adolescenti scende al 40.

Su questi temi, il 31 marzo, nel corso di una tavola rotonda, Save the Children lancerà un manifesto per "chiedere un impegno concreto contro qualsiasi atto che sia degradante o umiliante per un bambino" e per promuovere "una cultura del rispetto della dignità umana e integrità fisica e mentale".


QN, 27 marzo 2010

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