giovedì 9 aprile 2009

ASSISTENTI SOCIALI: IL MANGANELLO DI UNO SQUADRISMO AMMINISTRATIVO CHE HA COME BERSAGLIO LA FAMIGLIA




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Le inchieste che vedono al centro i minori si svolgono con un meccanismo tanto implacabile quanto ripetitivo.

La maestra o la vicina di casa o un parente che ha conti da regolare, come nei casi di divorzio, avvisa l'assistente sociale del territorio. Quest'ultima arriva, parla col bambino o coi "denuncianti", non è tenuta a interpellare né i genitori né altre persone, e stila una relazione che finisce sul tavolo del Tribunale dei Minori. Basta parlare di "problemi", "incapacità genitoriale", o "sospetti abusi" ed ecco che il Tribunale dei Minori autorizza subito il sequestro dei bambini dalle famiglie d'origine.

A questo punto è fatta. Alcuni pseudo - esperti, magari neppure laureati in psicologia, certificano, su indizi psicologici, che "potrebbero esserci problemi da verificare".

Così i bambini restano per mesi sottratti alle famiglie d'origine senza che i genitori possano avvicinarli, né spedire loro lettere o giocattoli, neppure sotto il controllo di questa sorta di carcerieri dei loro figli.

Perché tanto rigore che non viene applicato neppure ai condannati per le stragi di mafia, nelle carceri speciali?

La risposta ipocrita arriva fulminea: "I genitori potrebbero turbare i bambini con le loro lacrime e la loro presenza, spingendoli magari a ritrattare le accuse".

Quali accuse per quali reati? Ma è ovvio. Quelle raccolte dagli stessi assistenti sociali in lunghi mesi, prolungabili per anni, in cui i bambini sono deportati, strappati dalle loro case, affetti, animali e giochi e in cui nuovi adulti prendono il posto principe come figure di riferimento. Ecco che queste pseudo - inchieste, che si reggono sempre su dichiarazioni incrociate e non su prove documentali, vanno avanti all'infinito. Più i genitori protestano e più vengono puniti con l'allontanamento. Padri e madri non hanno diritti da far valere: né il contraddittorio sulle accuse, se ci sono, né quello sulle prove, ammesso che ne esistano. Né tantomeno sulle perizie psicologiche che riflettono puntualmente, e sono lucrosamente retribuite coi bilanci delle Ausl, le convinzioni - e solo quelle ­delle assistenti sociali che hanno attivato il meccanismo e che, quasi sempre, torchiano e manipolano i bambini perché dicano ciò che vogliono sentirsi dire.

Di più. Per i genitori scatta automaticamente la presunzione di colpevolezza: ma in uno stato di diritto in regime di democrazia, sono gli accusatori che devono provare le loro accuse, o i cittadini che devono dimostrare la propria innocenza?

C'è di peggio. Le assistenti sociali e le psicologhe ASL, che fanno scattare la trappola non potranno mai essere punite per induzione alla calunnia, circonvenzione, maltrattamenti o quant'altro, non avendo alcun obbligo di video -fonoregistrare gli incontri con i minori, tenere una cartella clinica o anche un semplice brogliaccio di note, per cui il loro operato sfugge a un qualsiasi controllo. Quanto alla preparazione delle assistenti sociali neanche a parlarne: una farsa se non fosse una tragedia. Neodiplomate di vent'anni, gente entrata con qualsiasi espediente nei rami della burocrazia comunale che viene messa a svolgere il compito di assistente sociale, spesso, con una decisione di tipo politico. Sarebbero questi gli esperti di infanzia e di famiglie voluti per erogare fondi pubblici, affitti e sussidi vari.
Una vergogna nazionale. Nascosta e sottile, obliqua. Che si nasconde dietro ai casi di cronaca, alle vittime vere, per chiedere sempre maggiori fondi e poteri. Da gestire senza i controlli dei cittadini, con bilanci mai trasparenti.
Il caso che qui presentiamo è la prova provata di quest'intreccio di interessi inconfessabili. Dietro ai veri casi di abusi, scoperti in minima parte da servizi sociali, ci sono migliaia di denunce che servono a far mucchio per dimostrare un problema, altrimenti, molto minore. Per forza che poi le prove non arrivano.

Le assistenti sociali sono troppo impegnate a costruire teoremi colpevolisti e a cercare la materia prima per alimentare la macchina dell'assistenza, sottraendo i bimbi alle famiglie.

Dietro il caso della Bassa modenese non ci sono solo bambini violentati dai servizi sociali che avrebbero dovuto proteggerli, ma anche intere famiglie, insegnanti e parroci torturati da sospetti. Ci sono psicologhe col titolo di studio fasullo, assistenti sociali e magistrati che vanno a trovare gli abusologi di professione a 500 km di distanza e ad assumerli come consulenti.

E poi anche poliziotti, sempre e solo quelli, che si prestano a costruire prove senza riuscirci, con un Pubblico Ministero dalla carriera contrastata e che, pur di evitare un tonfo professionale, non esita a sottoscrivere qualsiasi carta. Evitando persino di concedere una perizia ginecologica richiesta dagli zii e dai genitori e accettando con urla e minacce i risultati opposti. Anche se provengono da fior di specialisti, con luminosa carriera professionale, che vengono chiamati da altri colleghi con la toga.

L'inchiesta della Bassa è uno scandalo. Per come è nata ed è stata condotta. È tutto lì, documentato in diciottomila pagine d'inchiesta in tre anni. E in mille pagine di sentenza. Tutte parole che girano a vuoto per giustificare le condanne. Che vergogna!





CACCIA ALLE STREGHE IN PIENO XX° SECOLO



Ciò che si è verificato nella Bassa modenese è una storia brutta che neppure in tempo di guerra, per le persone, le modalità e gli affetti colpiti, è possibile immaginare. L'incontro di alcune leggi con una data devianza e cattivi funzionari, lascia, però, spazio al ripetersi di altri drammi umani e famigliari.

Abbiamo assistito ad una vera e propria caccia alle streghe in pieno 20° secolo. Con tanto di untori, inquisitori e bambini strappati alle famiglie che ha colpito e distrutto immigrati del sud e genitori della zona, parroci, padri, madri, insegnanti e tante famiglie per bene. Una guerra santa ispirata, almeno in apparenza, dalla più nobile delle intenzioni: proteggere i bambini e salvarli dal demonio, dagli abusi, dai riti satanici.

Una missione tanto nobile da travolgere anche la verità.

L'isteria ha contagiato tutti quelli che contano: assistenti sociali, psicologhe, ASL, certi poliziotti, sindaci di Comuni, pubblici ministeri, giudici ordinari e speciali.

Non la gente.

Decine di bambini “rapiti” a scuola, o in piena notte dalle assistenti sociali e dai poliziotti, persone innocenti incarcerate, famiglie ridotte sul lastrico, galantuomini messi alla gogna con l'accusa dei più turpi reati. Una madre morta suicida, un fotografo e un parroco di crepacuore.

Questa testimonianza parlerà principalmente di un’altra vittima ancora, un’altra madre. È insegnante e ha potuto rifugiarsi all’estero in una comunità religiosa per partorire il bimbo che recava in grembo. Una scelta obbligata per impedire che i nuovi inquisitori – assistenti sociali le portassero via il neonato. E' stata costretta a lasciare l'amato marito da solo, dopo che da quindici mesi li avevano privati degli altri quattro figli con l'accusa di "non essersi accorti", che i loro bambini, dai quattro ai dieci anni, andavano di notte per cimiteri ad assistere a riti satanici e a farsi abusare.

La "caccia alle streghe" si è scatenata con deprecabili metodi d'altri tempi e si è incrementata con tanta feroce ottusità da sembrare interessata.

Le bambine e i ragazzi venivano improvvisamente sottratti alle famiglie, spesso, sulla base del "teorema" di una psicologa della ASL, della quale, ancor oggi, non si conosce nulla.

Quando lei "intuiva" che un minore era stato abusato, ne determinava l'allontanamento dalla famiglia senza alcuna spiegazione ai malcapitati genitori.

Spediva la relazione - denuncia al Pubblico Ministero e al Tribunale dei Minori. Di qui scattava l’apertura di un procedimento penale ad opera del PM e contestualmente un provvedimento ‘’provvisorio e urgente’’ di allontanamento dei minori da parte del Tribunale.

Il bambino non riferiva alcun abuso che giustificasse la macchinazione? "Era naturale – rispondeva con relazioni fotocopiate la psicologa - doveva prima sentirsi protetto e al sicuro". Generalmente dopo 5 - 6 mesi (ma alla bisogna anche prima) di isolamento dalla famiglia e di costanti plurimi colloqui ­interrogatori settimanali della psicologa.

E' difficile che un bambino dopo quel periodo di allontanamento dalla famiglia e dagli abusanti non si senta protetto a sufficienza per non raccontare delle violenze subite. E' altrettanto difficile ipotizzare che un bambino, in quel lasso di tempo e in quelle condizioni, non dica all'adulto ciò che questi intende sentirsi dire.

Esiste il problema dell'abuso e del falso abuso alla soluzione dei quali gli operatori sociali e i tribunali dovrebbero dare un contributo di trasparenza e di maturità evitando, innanzitutto, di addentrarsi in strade senza ritorno.

Smembrare una famiglia sulla base di un'intuizione, o della dichiarazione di una bimba di otto anni, diventa errore imperdonabile che porta danni e pregiudizio alla carriera se non è provato dai fatti. Di qui l'avvitamento a imbuto degli operatori che non si fermeranno più nemmeno di fronte alla scoperta della verità, quando dà torto ai loro teoremi precostituiti...
Continua...

http://www.falsiabusi.it/Modena/cortelloni.htm

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Usciamo dal silenzio e parliamo di un COLPO DI STATO molto occulto, quello dei SERVIZI SOCIALI, insieme ai TRIBUNALI, dove una organizzazione CRIMINALE sta massacrando bambini, controllandoli mentalmente e STIPANDOLI in case-famiglia, meglio definibili come CAMPI DI CONCENTRAMENTO per LUCRO E POTERE. I posti dove finiscono i bambini con poche speranze di rivedere la famiglia, HANNO NOMI RELIGIOSI DI GESU' MARIA E SAN GIUSEPPE. Un cattolicesimo infanticida??
APRIAMO LE CASE DELL'ORRORE E LIBERIAMO QUESTI BAMBINI E FACCIAMO ARRESTARE I COLPEVOLI METTENDOLI AL POSTO DEGLI INNOCENTI IN CARCERE, MIGLIAIA DI PERSONE. RIPULIAMO L'ITALIA DA VERMI E LOMBRICHI.
NESSUN SERVIZIO SOCIALE.

I BAMBINI VENGONO SISTEMATICAMENTE VENDUTI AD ALTRE FAMIGLIE PER DECINE DI MIGLIAIA DI EURO E SOTTOPOSTI A CONTROLLO MENTALE E A RITI ORGIASTICI.

IL VATICANO, OCCUPATO AD ACCUMULARE DENARO PRESSO LO IOR, LA BANCA PIU' OCCULTA DI QUESTO PIANETA, POTREBBE CENTRARE IN QUESTA TRATTA DI MINORI? CHIEDETEVELO!!!

BEATI VOI CHE PREGATE, CHE SIETE CATTOLICI. IO SONO PER LA VITA, PER I BAMBINI, BASTA CON QUESTO IMPERIALISMO OCCULTO.

CHIUDETE PER SEMPRE IL SERVIZIO SOCIALE, TAGLIATEGLI I VIVERI E ABOLIAMO IL TRIBUNALE DEI MINORI, RICETTACOLO DI CRIMINALITA' LEGALE.

Anonimo ha detto...

Ho letto con molta attenzione l'articolo e vorrei dissentire in merito alle considerazioni esplicitate su gli ASSISTENTI SOCIALI che a suo dire sono dei "Raccattati" sociali. Ci tengo ad informarla che prima di avere tale qulifica occorre sostenere una tesi universitaria al termine di 28 esami oltre naturalmente a sostenere un'ulteriore esame "di Stato" a pagamento e dopo essersi iscritte obbligatoriamente all'Albo del servizio.Va da se che dopo occorre fare un concorso ed essere ammesse e valutate ulteriormente prima di accedere ad una qualche ipotesi lavorativa. Questo per quanto riguarda la ipotizzata incapacità e conoscenza professionale. Da aggiungere soltanto che Le Assistenti Sociali NON sono Steghe, sono persone come lei che pRIMA DI TOGLIERE UN BAMBINO DA CASA SUA CI PENSANO MOLTO MOLTO BENE!!!! vorrei invitarla nei nostri uffici x un mese ad assistere al nostro lavoro, chissà magari forse capirebbe meglio! grazie

speranza ha detto...

Con la certezza di non essere tutelata da nessuno anzi, essendo consapevole della triste realtà esposta in questo articolo, e quindi terrorizzata (nonché minacciata dal padre dei miei 5 figli)dal fatto che mi potevano strappare i figli anche senza motivo, ho scelto piuttosto di subire violenze psicologiche pesantissime, da un narcisista patologico "da manuale" per quasì 30 anni...ora sono tutti abbastanza grandi, posso permettermi finalmente il lusso di riprendermi la mia vita in mano, senza timori. Anche se il padre prosegue con la sua opera distruttrice, mettendomi continuamente in cattiva luce nei confronti dei ragazzi, i quali subiscono (purtroppo, subiscono sempre loro), attanagliati tra l'amore naturale, il ricambiare l'affetto ricevuto, e l'odio e il disgusto suscitati volontariamente dal padre nei miei riguardi.
Questo mentre invece, ho cercato sempre di favorire il rapporto tra loro e il padre (che di padre ne ha solo il nome).
Ringrazio Dio che nonostante tutto mi ha tutelata (credo di essere stata più volte vicina alla follia)e mi ha dato forza e coraggio per andare avanti, nonostante tutto!

Admin ha detto...

Gentile Anonimo n.2, ci tengo a precisarle che l'articolo in questione che tanto l'ha fatta arrabbiare, NON L'HO SCRITTO IO! Com potrà vedere, in fondo a tutti gli articoli pubblicati, compaiono (o meno) i link dei siti dai quali li copio-incollo.

Detto questo, ritengo personalmente che gli assistenti sociali debbano essere impiegati per aiutare veramente la gente in difficoltà e NON PER TOGLIERE I FIGLI AI GENITORI!

Anonimo ha detto...

si vabbè,mi sembra tutto molto esagerato...spesso questi 'genitori' non hanno fatto niente x meritarsi quest'appellativo,i figli non basta farli,bisogna anche prendersene cura...io che lavoro proprio con questi bambini che voi definite rapiti ti assicuro che la maggior parte ha subito cose che non ci immaginiamo neanche,quindi direi basta buonismo gratuito

Anonimo ha detto...

l'assistente sociale vien considerato la pattumiera istituzionale e il capro-espiatorio di tanti disservizi, ma dietro c'è ben altro...c'è un sistema di cose che rende il lavoro dell'assistente sociale, tra i più frustranti, pericolosi, malpagati e non tutelati tra le varie professioni esistenti. come assistente sociale consiglio sempre a tutta la gente a me vicina, di non rivolgersi MAI al servizio sociale, neanche se stai con la cacca fino alla cima dei capelli! (soprattutto se si hanno figli minorenni)

Anonimo ha detto...

Buona sera sono un papa appena separato(consensuale) da qualche ora proprio stamattina 8/4/2011 ce sta l'udienza dal giudice affidando mia figlia alla mamma noi ci siamo sposati con rito religioso (chiesa).Io sono un operaio e svolgo due turni una settimana dalle 06-14 e una settimana 14-22,come pattuito con gli avvocati mi viene concesso l'affidamento un weekand ciascuno,il lunedi il mercoledi dalle 16 alle 18 e il venerdi dalle 16 fino alla domenica e riportandola alla mamma alle ore 18 quando svolgo il turno di lavoro 06-14,per quanto riguarda il turno lavorativo 14-22 mia figlia non mi viene affidata per incompatibilita di orario perche va all'asilo nido(390)euro al mese diviso 2(180)euro al mese che io devo versare,poi si e pattuito un mantenimento minimo di (150)euro al mese piu spese mediche del 50%,il mio stipendio e di 1200 euro e quello di mia moglie o ex moglie e di 1100 euro e entrambi abbiamo il contratto a tempo indeterminato, lei e propretaria di una casa io invece sono a casa di mia mamma in attesa di una risposta mutuo(90000)euro in 30 anni (370)euro.Quindi facendo i calcoli 1200 meno(190) asilo meno(150)mantenimento meno (370)rata mutuo meno (140)rata auto per 48 rate mansili,meno gasolio meno luce e gas, (700) euro di spese condominiali meno spesa per mangiare,meno assicurazine auto 1200 euro l'anno scalati in busta per 10 rate mensili,totale rimanenza stipendio (rovinato)in piu' ce la situazione con mia figlia che un po critica perche ha 3 anni ed e molto attacata alla mamma e lascio immaginare a voi come le passo le notti con lei che non dorme tranquilla sia addormenta verso le 23 girandosi da una parte all'altra del letto lamentandosi facendo anche qualche incubo svegliandosi alle 02,30 di notte e riaddormentandosi alle 04,00 di nootte e poi si risvegliandosi alle 07,00 tutto questo perche vengo messo in cattiva luce o plagiandola da parte di mia moglie e quando mia figlia e con me non e tranquilla anche se l'accontento in tutto e per tutto anche vizziandola pur di vederla felice tranquilla ma grazie a quella bestia di donna tutto cio non accade DITEMI VOI O CONSIGLIATEMI COSA DEVO FARE VI PREGO AIUTATEMI PERCHE COSI NON CE LA POSSO FARE DOVE LA TROVO TUTTA QUESTA PAZIENZA????

Admin ha detto...

Non so di quale pazienza tu parli. Tua figlia sta vivendo, come voi genitori, un periodo di malessere dovuto alla vostra separazione. Ogni bambino vorrebbe crescere insieme a mamma e papà (tranne i casi in cui assiste alle violenze e ai litigi, ovviamente!), quando però questo non è più possibile, occorre del tempo prima che "somatizzi" la separazione. E' pacifico che anche tu stia male e che non l'aiuti (anche non rendendotene conto, glielo comunichi). Se la smettessi di pensare che "la colpa è della tua ex che la plagia" (va di moda oggi dire così e dare la colpa di ogni cosa alle mamme, vero?) riusciresti a stare meglio e ad aiutare la tua piccola.
Per quanto riguarda i soldi, le tue spese riguardano sostanzialmente un minimo di mantenimento a tua figlia (soldi che già spendevi per lei anche prima di separarti) e spese TUE personali che ha qualsiasi persona che viva da sola (luce, gas, acqua, telefono auto , ecc., ecc..). E' risaputo che la separazione renda la coppia più povera: le spese si moltiplicano per due perchè si costituiscono due differenti unità abitative.
Ciao